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Si è tenuta a fine novembre scorso l’assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori del Terziario aderente a Confcommercio Trentino. All’assemblea, partecipata da tutti gli associati, sono intervenuti anche il presidente di Confcommercio Trentino, Giovanni Bort, l’assessore provinciale Michele Dallapiccola e il dirigente generale della Provincia Autonoma di Trento Paolo Nicoletti. Nella sua relazione, il presidente Paolo Zanolli ha affrontato diversi argomenti che riguardano molto da vicino la categoria. Dopo una disamina dell’attività svolta nel corso dell’anno, il presidente ha posto l’accento sul problema della scarsa attrattività del mercato italiano verso i giovani: «Nel solo 2015 – ha detto – sono stati 2.875 i trentini che hanno lasciato il territorio di nascita per andare a cercare fortuna all’estero, nel tentativo di affrancarsi dalla famiglia di origine, trovare un lavoro, oppure migliorare le proprie opportunità professionali. In tre anni il numero di persone che ha lasciato la nostra provincia – dirigendosi solitamente verso Austria, Germania, Svizzera e Regno Unito – è cresciuto del 20,6%, mentre i rientri restano molto bassi, soprattutto tra i giovanissimi. Non si tratta di «cervelli in fuga», ma di persone talentuose interessate a realizzarsi umanamente e professionalmente. Del totale dei trentini partiti, quasi 1.400 erano in età lavorativa». In questo senso, il Gruppo Giovani chiede un cambio di mentalità, in primis da parte della Provincia di Trento, affinché i giovani vengano considerati risorse indispensabili per lo sviluppo economico provinciale, in particolare incentivando le nuove iniziative imprenditoriali. A tal proposito, infatti, il Gruppo ha contribuito con proprie osservazioni al nuovo programma operativo Fesr, ovvero il bando per il sostegno e gli aiuti alla nuova imprenditorialità: «Prendiamo atto della volontà di agevolare la creazione di nuova imprenditorialità, e di sostenerla soprattutto in aree geografiche e in soggetti statisticamente raggiunti meno efficacemente da questo tipo di iniziative. Riteniamo però che escludere completamente chi abbia alle spalle attività imprenditoriali se pur brevi, con qualsiasi esito, penalizzi significativamente le probabilità di ricaduta positiva sul territorio trentino. Chi ha potuto fare esperienza in campo imprenditoriale ha infatti, come si può verificare in letteratura, una maggior probabilità di successo rispetto ai nuovi imprenditori». Il presidente Zanolli ha poi espresso, in sintesi, alcune considerazioni sulla situazione economica nazionale e provinciale, che non sta ancora evolvendo in modo positivo: «La crisi iniziata – ha detto Zanolli – nel 2008 sta continuando i suoi effetti negativi sfiancando in maniera incessante l’economia mondiale e nostrana in particolare indebolendo sempre più il sistema con riguardo a ceto medio e PMI. Nell’economia provinciale rileviamo luci ed ombre, in cui chi è legato al turismo non si trova troppo esposto alla criticità esistente. In Italia la deflazione si sta tramutando in stagflazione e la situazione delle imprese, specie piccole è estremamente difficile. Le motivazione sono evidenti e principalmente sono la necessità di operare sul mercato interno e l’accesso al credito. Difficilissimo quest’ultimo per le PMI, ad oggi insostituibile poiché non vi sono alternative reali, con la richiesta di garanzie tali da far desistere di continuare o di cimentarsi nell’ impegno imprenditoriale. Tale situazione inficia le problematiche inerenti il cambio generazionale e pone serie problematiche di continuità alle aziende familiari già in essere indebolendo il sistema. Il Trentino, nonostante la sua autonomia è di fatto lo specchio del Paese anche se la situazione è sicuramente migliore. Nonostante ciò il divario fra noi ed i nostri cugini altoatesini aumenta. Non ci vuole molto a percepire scelte diverse e probabilmente più incisive ed equilibrate nei confronti di tutto il sistema economico che determinano questo divario. Inoltre possiamo citare la capacità reale di fare sistema che da noi è solo agli albori. Per maggiori approfondimenti mi rifaccio al documento programmatico di politica economica di Confcommercio Trentino ed alle considerazioni inerenti la finanziaria provinciale, da poco espresse, in cui il Presidente Bort e la Consulta dei Presidenti hanno stilato un quadro sia di analisi sia di proposte, che dovrebbero essere valutate in ogni ambito per aprire finalmente un dibattito aperto a tutti gli enti intermedi in cui la Provincia funge da coordinatore». Zanolli ha poi evidenziato una difformità tra le scelte strategiche della PAT e il piano marketing per il 2017 di Trentino Marketing, dove viene considerato in maniera estensivo il concetto di innovazione. In altri ambiti la PAT ha orientato le proprie risorse esclusivamente verso un concetto di innovazione tecnologica che lascia scoperti ampi settori: «Non ce lo spieghiamo e siamo convinti che tale discontinuità non sia di vantaggio al sistema trentino». Alla relazione del presidente Zanolli è seguito l’intervento del dirigente generale Paolo Nicoletti che ha espresso estremo apprezzamento per la relazione del presidente del Gruppo Giovani. Nicoletti ha illustrato le principali caratteristiche della manovra finanziaria provinciale per il prossimo anno, ponendo l’accento sulle iniziative rivolte al comparto del terziario e, in particolare, al mondo dei giovani. L’assessore Michele Dallapiccola ha raccolto le osservazioni del presidente Zanolli, coinvolgendo tutti i partecipanti in un appassionante intervento legato sia alle sue specifiche competenze che al valore dell’imprenditorialità, giovanile in particolare, per il sistema trentino. Riconoscendo il valore del turismo come volano per l’economia provinciale, Dallapiccola ha ringraziato per l’invito, ed ha auspicato di poter continuare un dialogo proficuo e produttivo con la categoria.