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La Provincia Autonoma di Trento ha richiesto un parere alle categorie economiche – in tempi, come al solito, molto ristretti – sulla proposta di incentivo per imprese di recente costituzione, grazie alle risorse previste dal FESR 2014 – 2020, il fondo europeo di sviluppo regionale. Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Trentino ha trasmesso le proprie considerazioni in merito alla nuova proposta, in linea con il programma operativo del FESR.

«Prendiamo atto – scrive il presidente del gruppo Giovani Paolo Zanolli – della volontà di agevolare la creazione di nuova imprenditorialità, e di sostenerla soprattutto in aree geografiche e in soggetti statisticamente raggiunti meno efficacemente da questo tipo di iniziative. Riteniamo però che escludere completamente chi abbia alle spalle attività imprenditoriali se pur brevi, con qualsiasi esito, penalizzi significativamente le probabilità di ricaduta positiva sul territorio trentino. Chi ha potuto fare esperienza in campo imprenditoriale ha infatti, come si può verificare in letteratura, una maggiore probabilità di successo rispetto ai nuovi imprenditori. Inoltre, chiunque abbia già esperienza imprenditoriale, noi associati compresi, è escluso. Si rischia di fare una distinzione tra imprenditori di serie A e di serie B. Tutti gli imprenditori under 40, a prescindere che sia la prima esperienza o meno, devono avere le medesime opportunità».

«Riguardo l’accesso ai servizi bancari – prosegue Zanolli nella lettera inviata alla PAT – considerate le richieste che abitualmente vengono fatte dagli istituti di credito per gestire anticipi e attività finanziarie legate a progetti di ricerca, crediamo possa essere molto utile che il conto corrente utilizzato per la gestione delle transazioni inerenti a questi contributi sia garantito da Confidi Trentino Imprese o altro ente. Tale proposta va nella direzione di attuare una reale attività di incentivazione a 360 gradi delle startup. Si suggerisce inoltre l’inserimento di figure imprenditoriali di rilievo nel gruppo di valutazione delle proposte. Questo può garantire una valutazione dei progetti orientata al mercato, affiancandosi alla valutazione accademica e di innovazione».

«Abbiamo osservato inoltre come siano assenti dalle voci cofinanziabili le spese relative all’affitto degli spazi e del personale per la creazione del prodotto. Queste due voci, in particolare in ambito ICT ma non solo, comprendono gran parte delle spese vive nella parte di avvio dell’attività: crediamo che proporre dei costi standard per questo tipo di spese possa essere molto positivo nell’ottica di accelerare l’ingresso sul mercato di nuove soluzioni. In caso contrario, le nuove attività dovranno cercare altre fonti di guadagno per sostenersi in questo primo e cruciale periodo».

Un’altra osservazione del gruppo riguarda l’età per accedere alle agevolazioni previste dall’ente provinciale: «Proponiamo di alzare l’età media ai 39 anni compresi, come nelle associazioni giovanili di categoria e aumentare il periodo di costituzione delle nuove imprese da 6 a 12 mesi».

Infine, il presidente Zanolli offre la disponibilità del gruppo ad analisi e valutazioni ulteriori: «Come Gruppo Giovani Imprenditori confermiamo la nostra completa disponibilità a fornire una nostra analisi e il nostro punto di vista su tematiche così importanti per la nuova imprenditoria».

Last modified on Lunedì, 20 Febbraio 2017