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A Palazzo Roccabruna ieri sera è andato in scena il primo appuntamento del Mentorspritz organizzato dai Giovani imprenditori del terziario della Confcommercio del Trentino. A dibattere Marcello Poli (Gruppo Poli) e Corrado Cosi (Galbusera)

TRENTO. Parole d'ordine: innovare sempre, mai sentirsi arrivati; non piangersi addosso e non crearsi alibi; imparare da colleghi e competitor e ibridare, assorbire quel che di buon già esiste; essere curiosi. E' stata una serata ricca di spunti quella di ieri a Palazzo Roccabruna. Protagonisti Marcello Poli, amministratore delegato e socio dell'omonima holding, e Corrado Cosi, direttore marketing di Galbusera invitati al primo appuntamento del Mentorspritz, l'evento giunto alla sua seconda edizione organizzato dai Giovani imprenditori del terziario della Confcommercio del Trentino. L'obiettivo è quello di offrire un'occasione di confronto per le "nuove leve" con "campioni" dalla comprovata esperienza imprenditoriale e ieri gli spunti emersi sono stati davvero tanti.

Si è partiti dalla storia e da quanto conta sapersi raccontare (Poli e Galbusera hanno come data di avvio entrambe il 1938 ed entrambe sono partite grazie allo spirito di intraprendenza di due fratelli, fruttivendoli nel caso di Beniamino e Giuseppe e pasticceri nel caso di Mario ed Enea) anche se Poli ha sottolineato che "più che guardare al passato lo sguardo deve essere orientato al futuro, a quello che farai domani e dopodomani". "Ma anche le radici contano molto - ha aggiunto Cosi che cura il marketing di quella che è da sempre una delle aziende leader nel settore salutistico dei prodotti dolciari e da forno - contano molto per spiegare eticità e autenticità del marchio. Anche se il punto fondamentale è sempre e comunque innovarsi". 

"Non bisogna mai adagiarsi, mai sentirsi arrivati - gli ha fatto eco Poli - e si può crescere molto anche mutuando le idee di altri. La curiosità può aiutarci a scoprire, imparare ed adattare quanto già esiste. Anche così si progredisce. Mai demonizzare nessuno ma essere sempre aperti al futuro. Un esempio? L'e-commerce ci costringe a cambiare modello di vendita. Bene, lo si affronta con un atteggiamento positivo e lo si cerca di integrare nel nostro modello di business il prima possibile. Possibilmente prima degli altri. Chi è curioso alle cose può arrivarci prima. Chi ha paura si chiude e perde occasioni". 

Uno dei punti emersi durante la discussione è come il modello di "gestione familiare" che caratterizza la stragrande maggioranza delle imprese italiane possa essere una forza più che un problema. "Molti pensano il contrario - ha detto Cosi - ma possono esserci problemi anche nei grandi gruppi industriali. Se ci si trova, magari, un manager rapace è possibile che porti tutto al collasso mentre in un'azienda familiare se anche chi eredita è poco capace può essere affiancato da buoni amministratori e nel caso uno di questi tenti di diventare 'rapace' sarà più facile metterlo alla porta perché la proprietà resta in capo alla famiglia". 

Si è quindi parlato di Trentino, di rapporto con il territorio e in questo senso Poli ha sottolineato come molti prodotti proposti nei suoi supermercati partano proprio dal territorio e come il concetto di filiere corta e garantita sia sempre più un modello vincente. Cosi a sua volta ha sottolineato l'importanza per la nostra provincia che si crei una strategia di marketing mixata tra diversi settori ma che punti proprio sull'autenticità e la salubrità che rimanda il "marchio" Trentino. La platea, composta da una sessantina di under 40 ha seguito con attenzione il dibattito ed è intervenuta con alcune domande: dal ruolo, sempre più emergente, dei social e della rete e a quello, sempre più annoso e irrisolvibile, delle tasse.

"L'importante - hanno concluso i due ospiti rivolgendosi ai giovani - è che non usiate le difficoltà e gli ostacoli per crearvi alibi. Bisogna invece coltivare le visioni e cercare di portarle avanti con intraprendenza ed energia".  

Last modified on Lunedì, 18 Settembre 2017